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Bruno Guillaro

“ Si poteva, in qualche modo ,arginare questa pandemia rendendola meno grave di quanto, invece ,è stato?” è questa la domanda che io, comune cittadino,  mi sono posto più volte in questi giorni.

Una domanda banale, ma al tempo stesso drammatica che ha  una risposta non banale ma altrettanto drammatica : SI, si poteva non facendosi  trovare impreparati.

C’è ,infatti, un progetto che si propone di stimolare e migliorare la capacità  dei singoli  Stati di affrontare le epidemie e, soprattutto, pandemie . L’ultimo report  “Il Global Health Security Index” è datato ottobre 2019,e si riferisce a 195 paesi.

Secondo l’indice, nessuna nazione è davvero totalmente preparata a confrontarsi contro un’epidemia o pandemia.

Il 67% dei Paesi  si trovano abbastanza in basso in diversi indicatori:

in particolare quelli legati alla forza lavoro in ambito sanitario, accesso alle cure,

accesso a equipaggiamento sanitario di livello,

capacità di trattare i malati.

L’Italia, con il punteggio di 50.2/100 si attesta al  31o posto  ed è in compagnia delle principali nazione europee.

E non è un “ mal comune, mezzo gaudio” perché, di mezzo, ci sono tante morti che forse si sarebbe potuto ridurre come numero.

                                        Bruno Guillaro

Test Sierologici Rapidi

In data 03.04.2020 il Ministero della Salute ha prodotto un documento (che allego in file)in cui si afferma che i test sierologici rapidi attualmente utilizzati non sono attendibili in quanto poco sensibili; la stessa Cina , paese produttore dei test, riferisce di non aver prodotto alcuna certificazione di qualità.

Eppure la Regione Campania ne ha acquistati addirittura (il numero è comunque da verificare) un milione (1.000.000) di kit!?! 

 La ASL Napoli 1 centro ha cominciato a fare questi test rapidi a tappeto: è di oggi la notizia che è attraccata a Napoli una nave con 780 passeggeri e a tutti  è stato somministrato questo test rapido!

Attualmente è in corso la somministrazione del test a tutti gli operatori sanitari; come è possibile tutto questo? La regione Campania sconfessa le decisioni del Governo centrale?

Come si possono mettere in sicurezza operatori sanitari e cittadini con un test, che se negativo, non dà alcuna sicurezza sulla reale assenza del covid-19? Al punto che la stessa ASL,in caso di positività al test rapido, effettua il  classico tampone…

La regione Campania afferma che i test rapidi da lei acquistati hanno una affidabilità pari al100%, ma non porta alcuna evidenza scientifica a sostegno di ciò.

Le mie parole non sono volte a screditare un eventuale uso dei test sierologici rapidi ma soltanto a mettere in luce che questi acquistati dalla regione non hanno (o almeno non hanno ancora) una valida certificazione da parte della comunità scientifica internazionale.

Bruno Guillaro